Cellulite: consigli del chirurgo estetico

Viene comunemente chiamata da tutti "cellulite" ma in gergo scientifico si definisce P.E.F.S. Panniculopatia Edemato-Fibro-Sclerotica.

La cellulite è il cospicuo problema estetico e funzionale che colpisce il tessuto adiposo e cutaneo di addome, gambe, talora anche le braccia di circa il 90 per cento delle donne in età compresa tra i 25 ed i 54 anni, tanto da essere considerata nei recenti sondaggi “sofferenza ossessionante” dal 30% della popolazione femminile ma anche maschile per quanto riguarda l'addome: le gambe ed il profilo corporeo giocano infatti un ruolo importantissimo sui fattori di fascino e seduttività, la magrezza e la figura atletica sono associabili al successo dunque l'eccesso di adipe in queste aree del corpo rappresenta una delle più frequenti motivazioni di richiesta ad intervenire al chirurgo plastico che, ove vi sia reale indicazione all'intervento, pratica in questi casi la LIPOSUZIONE e LIPOSCULTURA oppure l'ADDOMINOPLASTICA non infrequentemente combinata alla liposuzione della parete addominale; questi tipi di interventi devono essere eseguiti rigorosamente solo dallo specialista chirurgo plastico, in regime di ricovero anche di un solo giorno in clinica, sala operatoria, massima asepsi ed igiene, corretta valutazione preoperatoria, assistenza anestesiologica, attenta cura della fase post-operatoria.

Non sempre però si arriva all'intervento poiché i livelli di gravità ed il coinvolgimento di aree specifiche sono ovviamente variabili da caso a caso ed esistono, come vedremo ora, indicazioni e cure anche non chirurgiche, piuttosto efficaci.

Per alcune persone, malgrado una dieta corretta, l'astinenza dal fumo e la pratica di attività fisica, in particolari regioni del corpo si formano nel tempo o per costituzione genetica irriducibili antiestetici accumuli adiposi localizzati od anche più estesi; spesso nelle donne vi è una stretta relazione con il profilo ormonale, l'aspetto della fase post-gravidica, la ritenzione idrica.

E' bene spiegare ai pazienti che la cellulite è in realtà una sofferenza che si innesca per gradi in molteplici tessuti corporei oltre strettamente al tessuto adiposo: derma, connettivo, sistema venoso, arterioso, linfatico; parliamo dunque di un circolo vizioso che occorre interrompere, la cui partenza nasce da uno squilibrio del microcircolo venoso e da un accumulo di liquidi che, a sua volta crea la sofferenza del tessuto dermico sottocutaneo infiammato con formazione reattiva di tenaci aderenze attorno alle cellule che tesaurizzano grassi, gli adipociti: questi ultimi aumentano in modo spropositato il loro volume e si trovano circondati da quei noduli fibrosclerotici caratterizzanti l'aspetto superficiale "a buccia d'arancia" così sgradevole esteticamente ma soprattutto segno clinico di squilibrio funzionale tra cute, sottocute e comparto adiposo. Questi passaggi che vi ho descritto sono sinteticamente traducibili in QUATTRO GRADI DI CRESCENTE GRAVITÀ (vedi riquadro) valutabili in un'accurata visita specialistica che consideri, oltre al quadro clinico, anche le eventuali errate abitudini di vita della paziente alla quale viene infine suggerito il consiglio più adatto, sia per i prodotti da impiegare che per la terapia: non sempre in primis è necessario l'intervento di liposuzione e liposcultura; esistono trattamenti ambulatoriali come l'intradermoterapia (fino ad alcuni anni orsono chiamata mesoterapia) e la biorivitalizzazione, procedure vantaggiosissime atte a migliorare e ridimensionare la cellulite attraverso la delicata , indolore, sterile micromultiiniezione di sostanze attive sul microcircolo, sulla stimolazione enzimatica del metabolismo dei grassi, sull'elasticità cutanea, tutte rigorosamente farmacologicamente testate.

Nei casi iniziali o meno gravi o qualora non scelga di sottoporsi all'intervento chirurgico la paziente potrà comunque iniziare con vantaggio a curarsi con l'uso costante domiciliare di prodotti topici cioè ad applicazione locale, di ottimo aiuto se impiegati con serietà e costanza, scelti con l'indicazione del proprio specialista chirurgo plastico estetico o dal proprio farmacista di fiducia, figure professionali esperte nella scelta dei reali principi attivi presenti nella cospicua offerta di mercato. Alcuni esempi, senza ovviamente citare i nomi commerciali: hanno un ruolo importantissimo le sostanze fitoterapiche drenanti come ruscus, escina, centella asiatica, prunus, caffeina, alga bruna, equiseto contenute in creme od anche opercoli da assumere per bocca, principi elasticizzanti come urea, tripropilene glicolcytrato, panthenolo, allantoina e molecole "bruciagrassi" come levotiroxina, fosfatidilcolina ed antiossidanti studiate dalla farmacologia clinica per il metabolismo cellulare.

Nel congedarmi da queste sintetiche considerazioni specialistiche sulla cellulite ribadisco alle pazienti la necessità, sempre, di un'onesta analisi del proprio stile di vita eventualmente modificabile in meglio come dovere nei confronti di sé stessi che con un po' di disciplina può trasformarsi nel piacere di piacersi.

N.B. Integrare molti liquidi, praticare una valida e mirata attività fisica (il nuoto è altamente armonizzante sul profilo corporeo) per completare un programma realmente migliorativo!

CELLULITE = Panniculopatia Edemato -Fibrosa -Sclerotica (P.E.F.S. )

QUATTRO STADI DI PROGRESSIVA GRAVITA' DELLA CELLULITE:

  • STADIO DI EDEMA (gonfiore, ritenzione idrica localizzata)
  • STADIO DI IPERTROFIA DELLE FIBRE RETICOLARI DERMICHE
  • FORMAZIONE DI MICRONODULI (iniziali accumuli adiposi già visibili)
  • FORMAZIONE DI MACRONODULI (accumuli adiposi molto visibili)

Si consiglia la lettura di apposito articolo in questo sito dal titolo "Addominoplastica per un addome perfetto"

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